Preparativi per il Viaggio
Dopo gli innumerevoli viaggi fatti negli scorsi anni, decido di andare in un posto che da molto tempo vorrei vedere: L’isola di Cuba.
Subito mi informo su quello che devo sapere prima della partenza: documenti, valuta e lingua.
Documenti, Valuta e Lingua
Visto che certamente Cuba non fa, né farà mai parte dell’Unione Europea, e neanche del patto di Shengen, ho bisogno del passaporto timbrato.
La valuta di Cuba è il peso, che però è di due categorie: il peso moneda nacional e il peso convertibile.
Il peso cubano moneda nacional è la moneta ufficiale di Cuba, con questa moneta vengono pagati gli stipendi e le pensioni a Cuba. Viene utilizzata esclusivamente dai cubani per l'acquisto delle merci generalmente prodotte in loco. Potrò utilizzarla nei Mercados Agropecuarios e nei Trasporti pubblici quali autobus metropolitani oppure comprare le bibite, panini, gelati venduti agli angoli delle strade. Sarà comunque assai poco frequente l'utilizzo di questa moneta.

Il peso convertibile è La moneta turistica di Cuba. Vale in territorio cubano e vale poco meno dell'Euro (1 Euro=1,23 Pesos Convertibili circa). Con questa moneta si possono effettuare i pagamenti dei servizi turistici e delle merci. Utilizzata nei ristoranti, nei locali e nelle caffetterie. In pratica sarà la mia moneta ufficiale.
L'operazione di cambio Dollari Americani /Pesos Convertibles è gravata da una commissione del 20%, vi consigliamo acquistare Pesos Convertibles con qualsiasi altra moneta che non siano Dollari Americani. In pratica a Cuba utilizzerete questa moneta acquistata con i nostri euro.

La lingua ufficiale è lo spagnolo, quindi, seppur a tentoni me la dovrei cavare.
Faccio in fretta i biglietti, e scopro che devo fare scalo a Milano, allora, per sfruttare questo scalo, decido di passare al museo d’arte moderna.
Giusto il giorno prima della partenza mi metto a fare le valige e scopro che non ho la più pallida idea del clima dell’isola, quindi mi aggiorno.
Clima, Morfologia, Flora e Fauna
La forma allungata, la sua disposizione sull'asse est-ovest e la modesta differenza di latitudine fra le sue estremità, rendono l'isola uniforme dal punto di vista climatico, caratterizzato dal soffio costante degli Alisei che provengono dall'Oceano Atlantico. Il clima tropicale viene diviso in due stagioni: secco nel periodo invernale, da novembre ad aprile, e umido da maggio a ottobre. Le temperature sono comprese tra 20° e 30° e le precipitazioni sono abbondanti e di forte intensità nel periodo estivo. La temperatura dall'acqua del mare, anche per la presenza della vicina corrente del Golfo, oscilla tra i 26° d'inverno e i 30° del periodo estivo. Durante la stagione umida, in particolare fra settembre ed ottobre, si possono verificare gli uragani, sistemi depressionari molto profondi, di estensione variabile tra i 150 e i 600 km di diametro, che riescono a sviluppare venti di straordinaria intensità e piogge torrenziali inondanti, che causano gravi problemi alla popolazione cubana.
La Repubblica di Cuba, con capitale L’Havana, è un arcipelago dei Caraibi settentrionali, posto tra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l'oceano Atlantico. Verso nord si trovano gli Stati Uniti e le Bahamas, ad ovest il Messico, a sud le Isole Cayman e la Giamaica, e a sud-est Haiti.
Cuba è situata nella parte settentrionale del vasto arcipelago dei Caraibi ed è la sua isola più grande. A nord si trovano gli Stati Uniti, separati da Cuba dallo Stretto di Florida largo solo 180 km e l'Oceano Atlantico Settentrionale.
A ovest si trova il Canale dello Yucatán che la separa dal continente centro-americano, a sud il Mar dei Caraibi e ad est il canale Sopravento che la separa da Haiti. La Repubblica occupa l'intera isola, e le varie isolette circostanti, come l'Isola della Gioventù con l'eccezione della Baia di Guantanamo, una base navale che è stata data in "prestito" agli Stati Uniti nel 1903.
Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante,
con colline e montagne che si ergono per la maggior parte nella zona sud-orientale. Nella zona occidentale, corrispondente alla provincia di Pinar del Río, si estende una cordigliera che si allunga parallela alla costa per 180 km. Qui il paesaggio è caratterizzato dai Mogotes de Jumagua, scoscese formazioni calcaree a pan di zucchero, ricoperte di vegetazione. Tutta la costa meridionale è sormontata dalla catena montuosa più elevata dell'isola, la Sierra Maestra, che incombe scoscesa sul litorale. La montagna più alta, con i suoi 1984 metri è il Pico Real del Turquino.
L'isola è lunga 1250 km circa, mentre la larghezza è estremamente contenuta, nel suo punto massimo, nella provincia di Camagüey è di 120 km, ma soltanto di 31 nella provincia de L'Avana. Il notevole sviluppo costiero, di oltre 3500 km, offre un'ampia varietà di paesaggi marini, dalla costiera rocciosa bassa ed allungata, a quella alta e con dirupi, ma soprattutto una smisurata distesa di spiagge di sabbia corallina a volte granulosa, ma a volte anche finissima ed impalpabile. La barriera corallina, che si estende all'esterno dell'arcipelago di Camagüey, è, con i suoi 400 km di estensione, la seconda del mondo per importanza dopo quella australiana. Nello sviluppo della costa si trovano profonde ed ampie insenature che costituiscono bacini portuali naturali di eccezionale valore e bellezza, sedi dei porti commerciali storici di Cuba come L'Avana, Santiago de Cuba e Cienfuegos.
I fiumi sono caratterizzati da un corso assai breve, data la forma stretta e allungata dell'isola. Sono però ricchi d'acqua, anche se il loro regime è determinato dalle piogge: alcuni hanno tratti sotterranei a causa della formazione carsica del terreno. Il più lungo è il Rio Cauto (370 km) che, a differenza degli altri, scorre in senso longitudinale. Le sue sorgenti si trovano nella Sierra Maestra e sfocia nel golfo di Guacanayabo. Il Rio Toa forma numerose cascate e, essendo ricco di acqua, è sfruttato per la produzione di energia elettrica.

La flora cubana è estremamente varia e suggestiva e conta oltre 8000 specie. La foresta pluviale è concentrata in alcuni tratti delle zone montagnose. Le pianure e le alture di modesta elevazione, furono deforestate fin dai primi secoli della conquista spagnola per utilizzarne il prezioso legname, soprattutto mogano e tek, principalmente per la costruzione di navi. Oggi al loro posto, si estendono decine di migliaia di chilometri quadrati di colture. La canna da zucchero rappresenta sicuramente la coltura dominante e l'industria a essa collegata ha goduto negli ultimi anni di una grande modernizzazione, grazie a nuovi macchinari e fertilizzanti, aumentando così notevolmente i raccolti, stimati intorno a sette milioni di tonnellate l'anno. Un'altra produzione molto importante è quella del tabacco; non tanto per il ricavo ottenuto quanto per il prestigio ormai riconosciuto in tutto il mondo dai celeberrimi sigari “Avana”. In percentuale maggiore vengono coltivati anche

agrumi, mais, caffè e agave, quest'ultima utilizzata per la fabbricazione di cordami. Il dolce paesaggio cubano è fortemente caratterizzato dalla presenza della palma reale, che svetta in piccoli e grandi gruppi o anche solitaria, in ogni angolo del paese; se ne contano oltre 70 milioni di esemplari. La palma reale è inserita nell'emblema nazionale di Cuba che ne rappresenta la repubblica. Con le sue foglie, particolarmente resistenti, si fabbricano da secoli i tetti delle case di campagna, cesti e cordami. Il fiore nazionale è la mariposa, che deve il nome alla sua forma e ai colori che la rendono molto simile alla farfalla.
La fauna è varia ed abbondante ed è priva di specie velenose, sia fra gli insetti che fra i rettili ed i pesci. L'iguana, mostruosa ma innocua, è presente in molte zone dell'isola. Nelle aree paludose sono presenti il coccodrillo ed il caimano, che possono raggiungere i 3 metri di lunghezza. Essendo specie a rischio di estinzione, il governo cubano ha costituito delle aree di protezione per questi grandi rettili.
Le coste pullulano di uccelli marini, tra cui spiccano svariate specie di sterne, cormorani e pellicani. Per i più fortunati è possibile ammirare anche degli splendidi Colibrì. In genere è abbondante la presenza di uccelli. Famoso è il tocororo, una sorta di pappagallo che, con il suo elegante piumaggio bianco, rosso ed azzurro, riproduce i colori della bandiera nazionale. Le acque cubane, in particolare vicino alla barriera corallina, offrono uno straordinario spettacolo di pesci multicolori di varie dimensioni come i pesci pappagallo, i pesci pagliaccio e i pesci angelo.
Questo meraviglioso spettacolo è meta di decine di migliaia di turisti subacquei da tutto il mondo.
Puntuale eccomi all’aeroporto di Elmas per il mio volo Cagliari- Milano- L’Avana. Prendo l’aereo e dopo qualche minuto mi scoccio di non fare niente e mi metto a leggere informazioni sul turismo
Turismo
Il turismo a Cuba si sta sviluppando a passi da gigante, diventando una delle voci più importanti dell'economia dell'isola, stretta dalla morsa del blocco commerciale imposto dagli U.S.A. Proprio per questa importanza economica, nel 2003 si sono verificati decine di attentati terroristici ai danni delle infrastrutture turistiche e dirottamenti di mezzi pubblici di trasporto per indebolire il governo, perpetrati da cellule anticastriste. Al termine di questi attacchi, tre terroristi furono processati e giustiziati.

Oltre al turismo ufficiale dei grandi alberghi e villaggi con animazione gestiti dallo stato insieme ad investitori privati, prende campo a Cuba il "turismo fai da te", grazie alle cosiddette casas particulares letteralmente "case private" che permettono ai turisti più avventurosi di pernottare presso famiglie cubane a prezzi convenienti. In queste case, oltre alla prima colazione, si possono assaggiare specialità locali sia a pranzo sia a cena. Qui si vive in pieno lo spirito di accoglienza dei Cubani. E naturalmente è in una di queste case che io ho deciso di prenotare.
Dopo un’oretta abbondante arrivo a Milano.
MILANO
Arrivo all’aeroporto e, considerato che lo scalo dura quasi mezza giornata, prendo un taxi e mi fiondo nella galleria d’arte moderna, per vedere il celebre “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo.
Il Quarto Stato e Il Divisionismo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898 intitolatoappunto “Il cammino dei lavoratori”. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale. La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera.

È del 2003 il cortometraggio di fiction Il Quarto Stato di Emilio Mandarino che svela lo svolgersi del travagliato percorso creativo del quadro e traccia un breve ritratto storico, umano ed artistico di Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Questo quadro appartiene al Divisionismo, una corrente artistica sviluppatasi in Italia tra il 1885 e il 1915.
Il suo inizio viene collocato attorno al 1891, quando, in una mostra alla Triennale di Milano, Giovanni Segantini e Gaetano Previati espongono rispettivamente Le due madri e Maternità. Il Divisionismo trae il nome dalla particolare tecnica pittorica messa a punto dai suoi protagonisti. "Divisione" allude al procedimento pittorico basato sulla scomposizione dei colori reali nei colori elementari e loro complementari e nell'accostamento di questi ultimi sulla tela sotto forma di piccole pennellate, simili a macchioline.
Il procedimento di scomposizione divisionista è una chiara derivazione del Puntinismo di Georges Seurat. A parte il rapporto di parentela, il Puntinismo e il Divisionismo presentano alcune differenze sul piano formale e tematico.
La pittura dei puntinisti si basa su una pennellata a piccoli puntini colorati, mentre la pittura dei divisionisti consiste in pennellate a tratti lunghi. In sostanza, il Divisionismo, da una parte, attenua il rigore formale del Puntinismo. Dall'altra, assegna una certa importanza agli aspetti tematici.
Alcuni artisti, che adottano la tecnica divisionista, si connotano anche per il loro atteggiamento populista, distinguendosi anche per la graduale presa di coscienza di classe, l’impegno sociale e umanitario. L’esempio più esplicito è dato dalle tele di Morbelli e, appunto, dal "Quarto stato" (1901) di Pellizza. La ricerca cromatica di Pellizza da Volpedo nel "Quarto stato" è superata dall’idea, quest’opera è definita dall’amico Morbelli "arte superiore non formata soltanto di tecnica, ma anche di pensiero".
Finisco di leggere e ammirare e vado a farmi un giretto perla città, sfortunatamente poco dopo devo ritornare all’aeroporto. Riprendo il mio viaggio e atterro a Madrid dopo due ore. Un’oretta di pausa e sono di nuovo sull’aereo per la lunghissima traversata: a guardare gli orari nominali si tratta solo quattro ore ma in realtà sono ben nove lunghissime ore, perché bisogna considerare le cinque date dalla differenza di fuso orario. Insomma arrivo a l’Havana completamente frastornato e, recuperati i bagagli, mi faccio accompagnare dal taxi nella casa dei miei ospiti.
L’HAVANA
Arrivo nella casa e vengo accolto calorosamente, ma, siccome sono molto stanco, vado a dormire poco dopo. Il giorno dopo faccio un giro per la casa e mi imbatto in una libreria praticamente di soli autori sudamericani e caraibici per me praticamente sconosciuti. Finalmente trovo un nome familiare. È una raccolta di poesie di Pablo Neruda e mi fermo a leggerne la biografia contenuta nelle prime pagine.
Pablo Neruda
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basalto, viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea. Nato a Parral nel 1904 è morto a Santiago del Cile nel 1973. Era figlio di un impiegato delle ferrovie e di una insegnante che lo lasciò orfano a solo un mese dal parto. Dopo gli studi medi, studiò all'Università di Santiago dal 1921 senza laurearsi. Una prima raccolta di liriche rivela modi neosimbolisti e modernisti di limitata originalità. Seguirono El hondero entusiasta, ambizioso tentativo di poema cosmico-erotico, e Veinte poemas de amor y una Canción desesperada, capolavoro del periodo giovanile.

Agli anni 1924-27, angosciosi per ristrettezze economiche e intime tristezze, risalgono raccolte di prose lirico-narrative e un nuovo intento lirico-ciclico, prima testimonianza della raggiunta maturità. Nel 1927 inizia la sua carriera diplomatica quando viene nominato console in Birmania.
Nei suoi viaggi Neruda conosce Federico García Lorca e Rafael Alberti. Lì nasce la sua opera più valida, Residencia en la tierra. Continuò quindi la carriera diplomatica che si concluse con l’incarico di ambasciatore a Parigi, inviato dal governo Allende, alternandola con periodi di attiva partecipazione alla vita politica cilena, ad esempio fu candidato comunista alla presidenza della Repubblica nel 1969 e lunghi soggiorni nei Paesi comunisti d'Europa e d'Asia.

L'adesione al Partito comunista coincise con l'inizio della composizione di un grande poema, Canto general (Canto generale), dove la sua poesia ha intenti sociali, etici e politici, l' esaltazione della natura e della storia dell'America Latina, culminante nell'inno alle Alture di Macchu Picchu. Nell'ultimo ventennio pubblicò oltre una ventina di raccolte liriche, un'opera di teatro. Dopo apparvero le sue memorie in Confieso que he vivido, un libro di carattere autobiografico e diverse raccolte poetiche. Nel 1965 ottenne il titolo di dottore honoris causa nella Università di Oxford , Gran Bretagna. Nel 1971 fu insignito del premio Nobel per la letteratura, quasi un'onoreficenza alla memoria, poiché Neruda muore a Santiago pochi giorni dopo la drammatica deposizione di Allende il 23 settembre del 1973.
Neruda è un simbolo della cultura del Cile, il poeta degli oppressi e dei rivoluzionari, dei disperati e degli esiliati, che soffrì per le libertà represse della sua terra. Neruda è stato definito "l’interprete" di tutto il popolo latino-americano e delle relative speranze di riscatto. Nelle sue poesie sono la natura ed il suo mondo a cullare gli innamorati e i combattenti. Il desiderio di giustizia e di libertà "anche del non dire" è un ideale che appartiene non soltanto alla sua terra, il Cile nella morsa della dittatura di Pinochet, ma alla dignità dell’essere umano.
La poetica di Neruda è fondata sull’uomo, il suo presente e il suo futuro, ma anche sull’indagine del suo passato, come avviene nelle Alturas de Macchu Picchu, del Canto general. Nella poesia di Neruda a vi è un costante ricorso alla metafora, sebbene l’autore si rifiuti di riconoscerne il valore simbolico. La metafora, al contrario di quanto sembra affermare il poeta in diverse interviste, è presenza costante nella sua poesia, soprattutto nelle Residencias en la tierra, ma un po’ in tutta la sua opera poetica, alla quale dà un’attrattiva particolare. Benché il rapporto di Neruda con la realtà sia costante, la metafora ha la funzione di introdurre il lettore ancora più in profondità nel reale. L’autobiografismo di Neruda, costante nella sua opera aggiunge una nota più umana e convincente a quanto il poeta ha creato lungo la sua vita. La natura ha fatto da sfondo costante alla poesia di Neruda e il mitico Sud del mondo, con i suoi boschi e i suoi fiumi, la presenza costante della pioggia, ha finito per
costituire una sorta di paradiso, sempre rimpianto, non come luogo perduto, bensì come riferimento fortificante, restauratore di energia e di speranza.

Il suo linguaggio è semplice ed immediato, le sue metafore sicure e taglienti: l’amore per la sua donna è tutt’uno con l'amore per la sua patria sofferente, la sua passione per il mare e la lotta politica. La vita stessa è fonte di ispirazione delle sue opere e delle sue scelte, ma "senza narcisismi e arroganza di sapere".
Neruda ha cercato un senso a tutto ciò che di incomprensibile e tormentato vive in tante apparenti e inutili esistenze. E’ anche nel cercare di comprendere lotte e sentimenti che ci sembrano distanti, che possiamo sviluppare e realmente ampliare la consapevolezza della nostra identità.

Dopodichè rimetto a posto il libro ed esco. Mentre passeggio più o meno senza meta, mi imbatto in una mostra fotografica sulla rivoluzione. Trovo tutto molto interessante, quindi chiedo
Rivoluzione Cubana
La Rivoluzione cubana consiste nel rovesciamento del dittatore cubano Fulgencio Batista da parte del Movimento del 26 di luglio, spesso abbraviato in "M 26-7" e l'ascesa al potere di Fidel Castro. Il termine è anche usato per indicare il processo, ancora in atto, che tenta di costruire una società tendenzialmente egualitaria secondo i principi marxisti, messo in atto dal nuovo governo cubano dal 1959. Il presente articolo si riferisce esclusivamente alla rivoluzione nei tardi anni cinquanta.

Iniziò con l'Assalto alla Caserma Moncada il 26 luglio del 1953 e finì il 1 gennaio del 1959, quando Batista scappò da Cuba; Santa Clara e Santiago de Cuba furono prese dalla milizia popolare (Ejercito Rebelde) guidata da Ernesto Che Guevara e Fidel Castro.

Il 26 luglio del 1953 un gruppo di ribelli attaccò la base militare Moncada a Santiago di Cuba. Molti di loro furono uccisi nell'attacco, mentre i sopravvissuti (tra loro Fidel Castro e il fratello Raul) furono arrestati poco dopo. In un processo politico furono condannati a una lunga permanenza in carcere. Castro, che si difese da solo, pronunciando lo storico discorso "La historia me absolvera" (La storia mi assolverà) fu alla fine condannato a scontare 15 anni nella prigione di massima sicurezza sull'Isola dei Pini.
Dopo le elezioni del 1955 Batista liberò tutti i prigionieri politici, compresi gli assalitori del Moncada. I fratelli Castro furono mandati in esilio in Messico, dove si adoperarono per raccogliere altri esuli cubani per combattere per la rivoluzione. In quel periodo Castro incontrò anche il medico argentino Ernesto Che Guevara, che si unì ai rivoluzionari.
Nel novembre del 1956, 82 ribelli si imbarcarono sulla nave "Granma" alla volta di Cuba. Furono attaccati appena sbarcati (in quella che sarebbe stata in seguito conosciuta come Provincia Granma) e solo in 12 (la cifra è certa) sopravvissero; tra di essi Fidel e Raul Castro, Che Guevara e l'italiano Gino Donè Paro che scamparono alla cattura, mentre alcuni dei catturati furono condannati a morte senza processo.

A poco a poco i barbudos (così chiamati perché, non avendo a disposizione rasoi e lamette, si fecero crescere tutti la barba) riuscirono ad avere il sostegno della popolazione locale ed ingrossare, seppur limitatamente, le proprie fila. Stazionarono per molto tempo nella Sierra Maestra e grazie a rapidissime incursioni riuscirono a mettere in difficoltà i rivali.
Il pericolo per Batista diventava sempre maggiore e per questo egli decise nell'estate del 1958 di lanciare l'operazione Verano, una massiccia controffensiva che aveva il compito di annientare la guerriglia rivoluzionaria: duramente sconfitti nella battaglia di La Plata, i regolari non seppero approfittare delle situazioni favorevoli sopraggiunte nella battaglia di Las Mercedes (in cui Castro riuscì con l'astuzia ad eludere le forze del generale Eulogio Cantillo) ed il morale di coloro che combattevano per Batista cadde a picco.

Dopo il fallimento dell'operazione Verano le truppe ribelli iniziarono la loro offensiva avanzando in due gruppi, le così dette "columnas" (colonne). C'erano quattro fronti nella Provincia di Oriente (ora divisa in Santiago de Cuba, Granma, Guantanamo e Holguin) diretti da Fidel Castro, Raul Castro e Juan Almeida. Le due colonne, che erano in realtà due fronti mobili sotto il comando di Che Guevara e Camilo Cienfuegos, procedettero verso ovest e la capitale.
Camilo vinse una battaglia importante a Yaguajay, guadagnandosi l'appellativo di "El heroe del Yaguajay". La decisiva battaglia di Santa Clara fu combattuta e vinta da Che Guevara e la sua unità. In breve tempo i due arrivarono all'Avana, mentre il dittatore Batista piuttosto che combattere aveva preferito mettersi in salvo con il suo tesoro fuggendo nella Repubblica Dominicana nella notte del 31 dicembre. Nello stesso giorno fu occupata anche Santiago. L'8 gennaio Fidel Castro raggiunse l'Avana, completando la vittoria della rivoluzione.
Castro scese dalla Sierra Maestra ed entrò all'Avana dove assieme ai guerriglieri fu accolto come eroe, cosa che accrebbe il suo prestigio all'interno del movimento rivoluzionario. Esistono opinioni differenti: secondo Reinaldo Arenas l'entrata all'Avana fu una sceneggiata in quanto Batista aveva abbandonato l'isola il 31 dicembre del 1958 senza neanche combattere.

Che Guevara fu nominato giudice supremo a L'Avana anche nell'ambito delle misure di prevenzione nei confronti di una possibile controrivoluzione.
Numerose persone compromesse con la dittatura batistiana furono sottoposte a processi, e molte furono condannate a morte. Centinaia di poliziotti e soldati del regime di Batista furono processate per violazione dei diritti umani e crimini di guerra tra cui l'assassinio e la tortura. Centinaia furono fucilati e altri furono condannati alla reclusione a vita, molti altri furono licenziati dalla polizia e dall'esercito e alcuni ufficiali d'alto rango furono esiliati (tranne il cognato di Castro che era ministro del governo di Batista). Alcuni sostengono che ci furono anche esecuzioni sommarie, con riferimento in particolare al caso di oltre 70 soldati del regime di Batista su comando di Raul Castro dopo l'occupazione di Santiago.
Il 6 agosto del 1960 il nuovo governo scelse la politica della nazionalizzazione di tutte le proprietà straniere sull'isola. Gli Stati Uniti risposero imponendo un embargo commerciale su Cuba che dura ancora oggi.
Ci furono vari tentativi nordamericani di rovesciare illegalmente il nuovo governo, assumendo come "dittatura" la presidenza di Castro. Il più famoso fu il fallito tentativo di invasione con lo sbarco alla Baia dei Porci.
Ringrazio il cubano che mi ha dato l’informazione e mi incammino verso la casa, quando mi attirano le “soavi note” di alcuni musicanti, allora mi avvicino e ascolto.
Musica Cubana, Hasta Siempre, Guantanamera
La musica tradizionale cubana costituisce un patrimonio artistico noto e apprezzato a livello mondiale.
Lo stile di vita dei cubani stessi è strettamente legato alla musica che accompagna pressoché tutti i momenti della vita, in forma sia di canto, sia di ballo, sia di esecuzione strumentale. Esistono vari tipi di musica che si possono definire tradizionalmente cubani, come il son e il montuno. Ma è la rumba il genere cubano per antonomasia.
La rumba è un genere musicale e di ballo anche religioso, visto che viene anche usata come metodo di preghiera associato al ballo e alla religione tradizionale cubana, la cosiddetta santeria. Dato il ritmo scatenato della rumba questo può apparire strano agli europei ma dietro ci sono precisi motivi storici. Durante la loro colonizzazione, gli spagnoli imposero agli indigeni e agli schiavi d'origine africana l'adesione al cattolicesimo. Il popolo, per continuare a venerare le proprie divinità, mascherò queste ultime con i nomi dei santi cristiani. Ad esempio, fingendo di pregare San Paolo, si rivolgevano ad una divinità di radici afrocubane. Durante le celebrazioni, al ritmo di strumenti tribali venivano raffigurati i vari Dei detti Orisha, attraverso la danza nota con il nome di rumba afro-cubana. Ma la Rumba è fondamentalmente una festa, un motivo d'incontro e di divertimento popolare. In questo ballo vi è molta complicità e discussione figurata tra uomo e donna, e questo rappresenta uno dei motivi principali per i quali fu subito mal vista.
Ma oltre alla musica tradizionale, a Cuba sono nate delle canzoni di popular music che hanno fatto il giro del mondo.
Chiedo informazioni anche su una canzone cubana che io conosco, Hasta Siempre.
Hasta Siempre conosciuta anche come Hasta Siempre Comandante è il titolo di una canzone composta e cantata dal cubano Carlos Puebla nel 1965.
La canzone nacque come una risposta alla lettera di addio a Cuba scritta da Che Guevara nel 1965.
Il 3 ottobre di quello stesso anno, Fidel Castro rese pubblica una lettera priva di data scrittagli dal Che diversi mesi prima, in cui questi riaffermava la sua solidarietà con Cuba, ma dichiarava anche la sua intenzione di abbandonare l'isola e di andare a combattere altrove per la Rivoluzione.
Carlos Puebla ha composto il testo della canzone come una risposta alla lettera (la quale è conosciuta come la Carta de despedida del Che). Quasi come un menestrello, Puebla ha citato nel testo tutti i momenti fondamentali della vita del Che: l'invasione della Sierra Maestra, la Battaglia di Santa Clara, e poi ancora l'amore del Che per la Rivoluzione e il sentimento di dispiacere dei cubani per la sua partenza
.
Un’ altra canzone cubana molto conosciuta è Guantanamera, che è stata scritta negli ultimi anni dell’800, ma che è diventata famosa proprio negli anni sessanta con la rivoluzione.
Guantanamera è una famosissima canzone popolare cubana che risale al XIX secolo. Vanta innumerevoli versioni e strofe diverse ed è spesso stata cantata da singoli e gruppi; quella probabilmente più nota è stata cantata da personaggi come Joan Baez e Pete Seeger. Il personaggio della "guajira guantanamera" altro non è che una "contadina di Guantanamo", alla quale il poeta/cantante si rivolge. La canzone è basata sulla poesia Versos sencillos composta da José Martí nel 1891, adattata da Julián Orbón nel 1949. La musica è stata composta da José Fernández Díaz ed è tuttora uno dei brani più amati dal popolo cubano.

I musicanti saranno anche legati alla tradizione ma non ignorano la tecnologia e uno di loro, visto il mio entusiasmo, mi scrive su un angolo della mia guida gli indirizzi su Youtube dove posso scaricare i video della loro musica.
http://www.youtube.com/watch?v=pJzgQfa5ZdE&feature=fvst hasta siempre
http://www.youtube.com/watch?v=fVWBeUqBrz8 guantanamera
Mentalmente mi riprometto di cercare su Google i files musicali da scaricare sul mio MP3, ringrazio i musicanti e ritorno alla casa. Vado a dormire ed il giorno dopo mi accingo a partire per Guantanamo, ma mentre sono in viaggio l’autobus che mi trasporta viene fermato da un ingorgo davanti ad uno stadio di baseball, allora chiedo qualche informazione al mio vicino.
Baseball
Il baseball è uno sport di squadra molto popolare nel Nord America (Stati Uniti con la Major League Baseball e Canada); nel centro America tra cui Cuba, Venezuela, Repubblica Dominicana; ed in Asia orientale tra cui Giappone (Nippon Professional Baseball) e Corea. Nel gioco si scontrano due squadre composte da 9 giocatori, che si scontrano per 9 inning, nove riprese dove le due squadre si alternano nella fase di attacco e di difesa.

Si effettua con una mazza e una palla, in cui un lanciatore lancia la palla del diametro di circa 7 centimetri e del peso di circa 142 grammi, con l'anima di sughero e gomma, ricoperta di pelle, verso un battitore, che cerca di colpirla, tramite la battuta, con la mazza di legno di forma cilindrica, in modo da avanzare in senso antiorario su una serie di quattro basi, poste agli angoli di un quadrato chiamato diamante, e tornare infine al punto di partenza (casa base), dove ha diritto a segnare un punto per la propria squadra.

In Europa il baseball è generalmente poco diffuso, ma in Italia, dove il massimo campionato italiano è denominato Italian Baseball League, e nei Paesi Bassi lo sport viene praticato a buoni livelli, infatti, le due squadre sono state invitate dalla Major League Baseball statunitense a partecipare al World Baseball Classic, una manifestazione internazionale che coinvolge 16 nazioni, e sono le più competitive nazioni europee per numero di campionati europei vinti.
Una partita di baseball viene giocata da due squadre di 9 giocatori. Non vi sono limiti di tempo, il gioco infatti è strutturato in 9 riprese denominate inning, al termine delle quali, nel caso di punteggio in parità, si prosegue ad oltranza con gli "extrainning" fino a che una delle due squadre non conclude un inning in vantaggio, infatti il pareggio nel baseball non esiste. Ogni inning è composto a sua volta da due fasi in cui le squadre si alternano in attacco e in difesa.
Nella prima fase di un inning, detta "parte alta", attacca la squadra che è fuori casa, il suo scopo è quella di fare più punti possibile, mentre la squadra di casa difende, impedisce cioè agli avversari di segnare punti. Nella seconda fase ("parte bassa") avviene esattamente il contrario. Nel caso che la differenza di punti tra le due squadre sia maggiore o uguale a 10 punti dal 7° inning in poi, la partita si conclude anticipatamente per manifesta superiorità di una squadra (Regola Mercy).
Ringrazio il mio vicino e poco dopo l’autobus riparte
GUANTANAMO
Dopo qualche ora arrivo, ma questa volta decido di alloggiare in hotel. Dopo un lungo sonno esco dall’hotel, arrivo sino al mare e, passeggiando sul bagnasciuga vedo una grande macchia scura all’orizzonte, allora mi avvicino. Dopo una passeggiata molto, molto lunga arrivo e scopro che è la base navale USA, allora mi avvicino, con l’idea di chiedere se quella base c’entri qualcosa con la famosa spedizione della baia dei Porci.
Intercetto un soldato americano che credo stia rientrando da una libera uscita, e mi dice che non c’entra assolutamente niente, ma decide di raccontarmi ugualmente questa storia(in inglese). Così scopro che il tutto era in un programma specifico chiamato “A Program of Convert Action Against the Castro Regime”.
A Program of Convert Action Against the Castro Regime
On March 17, 1960 US President Dwight David Eisenhower established a strategy aimed at overthrowing the young Cuban Revolution as his administration´s official policy on approving a document titled “A Program of Covert Action Against the Castro Regime”. The anti-Cuba program included actions such as the setting up of an exiled Cuban organization to provide a cover for CIA operations; the deployment of international propaganda on behalf of the opposition and the creation inside Cuba of an underground intelligence and action group under the direction of the exiled organization; to set up a small paramilitary force out of Cuba in order to take it into the island to organize, train and lead resistance groups.

These steps backed by diverse diplomatic actions, such as the political isolation of the revolutionary government, were considered more than enough to Cause an unsustainable situation in Cuba,according to a document published by the National Security Archives, at the George Washington University. Eisenhower recalls in his memoirs that on May 17 he ordered the Central Intelligence Agency to begin organizing the training of Cuban exiles, mainly in Guatemala, for a possible future day in which they could return to their country. Another idea—the former US president said—was the setting up of an anti-Castro force inside Cuba. Some thought that the United States would submit the island to quarantine as they argued that if Cuban economy suddenly collapsed the Cuban people themselves would overthrow the Castros, he said.
At the meeting where the program was approved, Eisenhower made it clear that their hands should not appear as involved in nothing they would do and he made participants swear that they had not hear a word about what was said in that gathering.
Richard Nixon´s Secretary of Defense Herbert G Klein told the San Diego Union newspaper on March 25, 1962 that the success of the US policy on Cuba, promoted by the republicans, was expected to have an impact on the US electoral process.
Ringrazio il soldato, ma proprio quando me ne sto per andare mi viene in mente un’altra domanda, così gli chiedo dei missili di Cuba, così scopro che erano missili atomici e decido di fare nottata e chiedergli anche dell’energia nucleare.
Energia Nucleare
Con energia nucleare si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici. L'energia nucleare, insieme alle fonti rinnovabili e le fonti fossili, è una fonte di energia primaria, ovvero è presente in natura e non deriva dalla trasformazione di altra forma di energia. Nonostante alcuni la considerino energia rinnovabile la commissione europea ha detto che non può essere considerata tale.
Le reazioni che coinvolgono l'energia nucleare sono principalmente la fissione nucleare,e la fusione nucleare.

Nelle reazioni di fissione i nuclei di atomi pesanti come l'uranio, il plutonio e il torio si spezzano producendo nuclei con numero atomico minore,quindi più leggeri, diminuendo la propria massa totale e liberando una grande quantità di energia. Il processo di fissione indotta viene usato per produrre energia nelle centrali nucleari. Le prime bombe atomiche, del tipo di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki, erano basate sul principio della fissione. Si deve notare che in questo contesto il termine atomico è assolutamente inesatto o almeno inappropriato in quanto i processi coinvolti sono viceversa di tipo nucleare, coinvolgendo i nuclei degli atomi e non gli atomi stessi. Il solo isotopo fissile dell’uranio presente in natura è l'uranio 235. È l'isotopo dell'uranio con numero di massa pari a 235. Poiché il numero di massa è la somma del numero di protoni e del numero di neutroni nel nucleo, avendo numero atomico 92, l’uranio 235 ha una elevata probabilità di scindersi se bombardato con neutroni termici, e la sua fissione è accompagnata dall'emissione di un numero di neutroni sufficiente a sostenere una reazione a catena, quindi produzione di energia.
Nelle reazioni di fusione i nuclei di atomi con basso numero atomico, come l'idrogeno, il deuterio o il trizio, si fondono dando origine a nuclei più pesanti e rilasciando una notevole quantità di energia (molto superiore a quella rilasciata nella fissione, a parità di numero di reazioni nucleari coinvolte). In natura le reazioni di fusione sono quelle che producono l'energia proveniente dalle stelle.

Finora, malgrado decenni di sforzi da parte dei ricercatori di tutto il mondo, non è ancora stato possibile realizzare, in modo stabile, reazioni di fusione controllata sul nostro pianeta anche se è in sviluppo il progetto ITER, un progetto che con il successore DEMO darà vita alla prima centrale nucleare a fusione del mondo. È invece attualmente possibile ottenere grandi quantità di energia attraverso reazioni di fusione incontrollate come, ad esempio, nella bomba all'idrogeno.
Però queste reazioni comportano la produzione di scorie radioattive.
In genere si definisce scoria radioattiva lo scarto di combustibile nucleare esausto derivante dalla fissione nucleare. Questa definizione però è incompleta, il combustibile esausto è infatti considerato scoria nucleare di III categoria, cioè scorie di alta radiotossicità e di grande persistenza nell'ambiente. Si classificano scorie di I e II categoria invece prodotti contaminati o rifiuti radiologici da ambito nucleare, industriale e radioterapico
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L’energia viene prodotta in apposite centrali. Il principio di funzionamento delle centrali nucleari é simile alle centrali termoelettriche.La differenza sostanziale è la modalità di produzione del vapore.
Nelle centrali nucleari la produzione del vapore per azionare la turbina si compie nel reattore nucleare. La parte fondamentale di quest’ultimo é il nocciolo, costituito da contenitori nei quali viene inserito il combustibile nucleare: cilindretti di uranio. All'interno del nocciolo viene innescato il processo di fissione nucleare controllato che produce il calore necessario a scaldare l'acqua e trasformarla in vapore ad alta pressione. Il vapore viene convogliato sulla turbina che ruotando trasmette la sua energia meccanica all'alternatore che a sua volta la trasforma in energia elettrica grazie al fenomeno dell'induzione elettromagnetica. Il controllo del processo di fissione avviene attraverso le barre di controllo, le quali si inseriscono nel reattore per regolarne la potenza e, all'occorrenza, per spegnerlo. Il reattore deve avere una struttura in grado di non lasciare fuoriuscire le sostanze radioattive che si sprigionano durante il processo di fissione. Il reattore è inserito in un cilindro d'acciaio inossidabile posto all'interno di un contenitore in cemento armato dello spessore di almeno un metro. Anche l'edifico che contiene il reattore é fatto di una solida struttura in cemento armato.
In Italia esistono quattro centrali nucleari, ma a seguito del referendum del 1987 hanno cessato la loro attività.
Dopodichè gli chiedo anche dell’atomo.
Atomo
L'atomo, in greco indivisibile così chiamato perché inizialmente considerato l'unita più piccola ed indivisibile della materia, è la più piccola parte di ogni elemento esistente in natura che ne conserva le caratteristiche chimiche. Verso la fine dell'Ottocento (con la scoperta dell'elettrone) fu dimostrato che l'atomo era divisibile, essendo a sua volta composto da particelle più piccole. L'atomo risulta infatti costituito da neutroni, elettroni e protoni.

L'atomo è composto da un nucleo carico positivamente e da un numero di elettroni, carichi negativamente, che gli ruotano attorno senza un'orbita precisa, nei cosiddetti "gusci elettronici". Il nucleo è composto da protoni, che sono particelle cariche positivamente e da neutroni, che sono particelle prive di carica. In proporzione, se il nucleo atomico fosse grande quanto una mela, gli elettroni gli ruoterebbero attorno ad una distanza pari a circa un chilometro; un nucleone ha massa quasi 1800 volte superiore a quella di un elettrone.

Si definiscono due quantità per identificare ogni atomo:
• Numero di massa (A): la somma del numero di neutroni e protoni nel nucleo
• Numero atomico (Z): il numero dei protoni nel nucleo, che, allo stato neutro, corrisponde al numero di elettroni esterni ad esso.
Per ricavare il numero dei neutroni si sottrae al numero di massa il numero atomico
Esiste una grandezza che ne quantifica la massa, definita "massa atomica"), espresso nel SI in unità di massa atomica dove una unità di massa atomica equivale alla dodicesima parte della massa di un atomo di carbonio-12 (12C). Il numero degli elettroni che ruotano attorno al nucleo è uguale al numero dei protoni nel nucleo: essendo le predette cariche di valore assoluto uguale, un atomo è normalmente elettricamente neutro e pertanto la materia è normalmente elettricamente neutra.Tuttavia esistono atomi che perdono o acquistano elettroni, ad esempio in virtù di una reazione chimica: la specie che ne deriva si chiama ione; gli ioni possono essere quindi di carica positiva o negativa. Gli atomi aventi lo stesso numero atomico hanno le stesse proprietà chimiche: si è dunque convenuto a definirli appartenenti allo stesso elemento.Due atomi possono differire anche nell'avere numero atomico uguale ma diverso numero di massa: simili atomi sono detti isotopi ed hanno medesime proprietà chimiche. Ad esempio l'atomo di idrogeno ha più isotopi: in natura infatti esso è presente in grande maggioranza come 1H (formato da un protone ed un elettrone) e in minore quantità da 2H (o deuterio, che è formato da un protone, un neutrone ed un elettrone) e 3H (o trizio, estremamente raro, formato da un protone, due neutroni ed un elettrone). Dal punto di vista chimico, idrogeno, deuterio e trizio presentano identiche proprietà, anche se recenti ricerche stanno rivelando una maggiore instabilità del deuterio nei composti.
Le principali proprietà degli atomi sono la Massa e la Dimensione atomica
Dimensoni
Gli atomi non hanno un ben definito limite, per questa ragione le dimensioni sono normalmente descritte in termini delle distanze che i nuclei hanno quando due atomi sono uniti in un legame chimico. Per questa ragione il raggio varia con la posizione degli atomi nella Tavola periodica degli elementi, il tipo di legame chimico, il numero di atomi vicini (il numero di coordinazione) e persino lo Spin. Nella tavola periodica degli elementi la dimensione degli atomi tende ad aumentare quando ci si muove in basso lungo le colonne, mentre diminuisce andando da sinistra a destra.Di conseguenza l'atomo più piccolo è l'Elio con un raggio di 32 pm, mentre uno degli elementi più grandi è il Cesio con 225 pm di raggio. Queste dimensioni sono migliaia di volte più piccole della lunghezza d'onda della luce (400 – 700 nm) per questa ragione non possono essere visti con un microscopio ottico. Mentre possono essere visti con microscopi elettronici a trasmissione o microscopi tunnel a scansione. Alcuni esempi mostrano la piccola dimensione di un atomo. Il diametro di un tipico capello umano corrisponde a circa un milione di atomi di carbonio in fila. Una goccia d'acqua contiene atomi di ossigeno e atomi di idrogeno. Se una mela diventasse della dimensione della terra, gli atomi nella mela sarebbero approssimativamente delle dimensioni della mela originale.

Massa
Poiché la parte principale della massa di un atomo deriva dai protoni e neutroni, la massa totale di tali particelle in un atomo è chiamato Numero di massa. Spesso si usa come unità di massa atomica la dodicesima parte della massa di un atomo di carbonio-12 (12C) tale unità è chiamata Dalton (Da) e vale approssimativamente 1,66x10−27 kg.
Ringrazio il soldato che finalmente può rientrare, ma arrivato in hotel mi viene in mente che l’energia nucleare è molto rischiosa, così apro il computer e mi metto a cercare un po’ di statistiche.
La statistica e il nucleare
Statisticamente il nucleare copre poco più del 2% dei consumi globali di energia nel mondo. La statistica è la scienza che ha come fine lo studio quantitativo e qualitativo di un "collettivo". Studia i modi (descritti attraverso formule matematiche) in cui una realtà fenomenica - limitatamente ai fenomeni collettivi - può essere sintetizzata e quindi compresa. Con il termine statistica, nel linguaggio di tutti i giorni, si indicano anche semplicemente i risultati numerici (le statistiche richiamate nei telegiornali, ad esempio: l'inflazione, il PIL etc.) di un processo di sintesi dei dati osservati
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La statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi utilizzando metodi matematici. La parola statistica deriva da stato, perchè gia in epoche remote i governanti sentirono la necessità di valutare numericamente diversi fenomeni collettivi, come l’andamento della popolazione o della produzione agricola o dei commerci ecc.
Gli uomini di stato per governare un paese e adottare i provvedimenti necessari hanno bisogno di una approfondita conoscenza delle situazioni sociali, economiche, demografiche che caratterizzano il paese. Per questo sono nati gli istituti di statistica. In Italia è presente l’ISTAT, istituto centrale di statistica, che effettua indagini statistiche sulle varie attività nazionali.

Ogni indagine statistica relativa a un determinato fenomeno collettivo si svolge generalmente attraverso quattro fasi:
1. Rilevamento dei dati, che consiste nel raccogliere e classificare i dati del fenomeno collettivo che si intende osservare
2. Elaborazione dei dati che consiste nel trasformare, attraverso procedimenti matematici i dati raccolti in altri dati più semplice o indicativi come, per esempio, le medie e i tassi percentuali.
3. Rappresentazione dei dati, che consiste nella presentazione dei dati (elaborati oppure no), relativi al fenomeno collettivo che si studia attraverso tabelle o più frequentemente attraverso diagrammi.
4. Interpretazione dei dati o ricerca delle cause che consiste nell’interpretare i dati e nel risalire alle eventuali cause o leggi che regolano quel fenomeno.

Dal punto di vista statistico è difficile valutare l’impatto dell’energia nucleare in quanto non esistono indagini ufficiali e scientificamente determinate.Se per esempio prendiamo in considerazione i dati pubblicati dall’ISTAT per il 2010 non si prende in considerazione nessuna rilevazione al proposito. Quando, nell’autunno 2000, scoppiò il problema dell’uranio impoverito, molti scoprirono di essere alquanto impreparatinon solo sul problema della radioattività e delle radiazioni ionizzanti,
ma anche su problemi elementari di probabilità e statistica, per cui gli unici riferimenti erano i commenti di giornalisti o scrittori, nella speranza che fossero sufficientemente affidabili.
Dopodichè chiudo il computer e mi accascio sfinito sul letto. Il giorno dopo mi rifaccio in fretta le valigie, quindi ritorno a L’Havana per prendere il mio volo, arrivo a Madrid e prendo l’aereo per Milano, ma viene dirottato su Parigi per un motivo a me sconosciuto, ma non mi butto giù e decido di fare una visita per la città, ma non avendo molto tempo decido di visitare solo i monumenti più moderni.
PARIS
J'arrive à Paris après un voyage épuisant. L’abitation de mes amis se trouve dans le boulevard Arago, entre deux stations de métro: les Gobelins et boulevard Arago, mais la plus proche est les Gobelins. Je prends une douche et depuis un quart d’heure je vais à la découverte de Paris.
Voila j’arrive a la Villette pour visiter la Cité des sciences. La Cité est située dans le Parc de la Villette au niveau de la porte de la Villette, dans le XIXe arrondissement de Paris.
La Cité des sciences et de l’industrie est un établissement spécialisé dans la diffusion de la culture scientifique et technique. Créée à l'initiative du Président Giscard d'Estaing, elle a pour mission de diffuser à un large public, notamment aux enfants et aux adolescents, les connaissances scientifiques et techniques, ainsi que de susciter l'intérêt des citoyens pour les enjeux de société liés à la science, à la recherche et à l'industrie. Elle est au cœur d'un dispositif visant à valoriser la culture scientifique et technique: les Centres de culture scientifique, technique et industrielle (CCSTI). Elle regroupe un grand nombre d’activités mêlant le meilleur de la culture scientifique et du loisir culturel : expositions, bibliothèque, conférences et débats, médiation culturelle, traitement de l’actualité, espaces ressources ou de services et une offre exceptionnelle pour les enfants.

Depuis je prends le mètro a nouveau et j’arrive à la croisée de Beaubourg.
Le Beaubourg, est un établissement poly-culturel situé dans le quartier de Beaubourg, dans le 4e arrondissement de Paris, entre le quartier des Halles et le quartier Marais. Le centre est né de la volonté de le Président Georges Pompidou, de créer au cœur de Paris une institution culturelle originale entièrement vouée à la création moderne et contemporaine. Inauguré en 1977, le centre Pompidou est la troisième institution la plus visitée en France après le musée du Louvre et la tour Eiffel.

A l’exterieur de le centre ce trouve la fontaine stravinski, inspirèe par les œuvres musicales de stravinski.
Je sorte très fatiguè, donc je revien a la maison, le jour àpres je vais voir la Dèfense et Le Grande Arche
La Défense est un quartier moderne de Paris, a d'abord été un district commercial, mais ensuite est devenu le symbole de l'architecture moderne. La création de La Défense terminé dans les années 60 mais il est devenu un grand succès par les entreprises que snobé le quartier des affaires nouvelles. Le caractère futuriste du quartier de la Défense était devenue un véritable monument à l'architecture dans les années 80. Le symbole le plus représentatif de ce projet est sans aucun doute la Grande Arche visible de différentes parties de la ville.
Le Grande Arche, est un monument situé dans le quartier d'affaires de la Défense à l'ouest de Paris, sur le territoire de la commune de Puteaux et il a une hauteur de 111m. C'est une projection en trois dimensions d'un hypercube dont le vide intérieur permettrait d'abriter Notre Dame. Les fabricants utilisent le même type de marbre que celui utilisé par Michel-Ange pour ses oeuvres: le marbre de Carrare. Chaque plaque coûta le prix d'une petite voiture. Sur ses faces extérieures, l'Arche est recouverte de plaques de verre, traitées spécialement pour empêcher toute déformation optique et résister à des vents de forte puissance. Les autres parements sont recouverts de plaques de marbre blanc de Carrare et de granite gris. Elle est montée sur 12 piliers qui s'enfoncent à 30 mètres dans le sol et qui sont posés sur des vérins hydrauliques afin de permettre au sous-sol fragile de supporter sa masse de 300 000 tonnes. Le monument possède une mégastructure conçue de telle sorte que les forces soient exercées dans toutes les directions: tel un dé, la Grande Arche pourrait reposer sur n'importe quelle face. Chaque face horizontale du cube est composée de quatre fois quatre traverses de béton de 75 mètres de long. Le toit de la Grande Arche pèse 30 000 tonnes et contient un centre de congrès et d'exposition, un musée de l'informatique, un restaurant ainsi qu'un belvédère offrant une vue panoramique sur tout le quartier de la Défense.

Depuis je vais a Les Halles,le quartier le plus célèbre de Paris
Les Halles est un quartier du 1er arrondissement de Paris. Situé au cœur de la capitale, il tient son nom des Halles centrales, aussi appelées Halles de Paris, qui s'y tenaient jusqu'aux début des années 1970. Aujourd'hui, ce vaste marché a été remplacé par un parc, un centre commercial souterrain, le Forum des Halles, et par de nombreux endroits consacrés aux loisirs. La gare RER Châtelet - Les Halles, située juste en dessous du complexe, est la plus grande gare souterraine du monde et permet un accès depuis toute la région parisienne.

Le jour après je doit revenir chez moi, mais avant je vais visiter la Tour Montparnasse.
La Tour Montparnasse, également appelée, est un gratte-ciel situé dans le quartier Necker de Paris. Sa hauteur, de 209 m ou 210 m suivant les sources en fait le bâtiment le plus élevé de France en 2010. Elle fut construite par les architectes Jean Saubot, Eugène Beaudouin, Urbain Cassan et Louis Hoym de Marien.
Les seuls espaces ouverts au public sont la terrasse et le 56e étage. Ce dernier appartient à la société Montparnasse 56, qui gère également les visites. Entièrement rénové en 2005, il propose, en plus d'un panorama sur Paris au travers de larges baies vitrées, un espace d'exposition et des bornes interactives sur la ville et son histoire.
Le groupe Elior loue une partie de cet étage pour son restaurant gastronomique le Ciel de Paris. Un salon appelé Espace 56 est également disponible à la location pour l'organisation d'événements privés : séminaires, conférences, mariages, réceptions, etc. ; il sert aussi de boîte de nuit.

Il est souvent dit qu'à son sommet, des conditions météorologiques favorables permettent de voir jusqu'à 40 kilomètres de distance, et notamment d'apercevoir les avions décoller de l'aéroport d'Orly (situé à plus de 13,5 kilomètres à vol d'oiseau).
Quoi qu'il en soit, ces services font de la tour une attraction pour environ 600 000 visiteurs par an, dont une majorité d'étrangers, la plaçant parmi les quinze monuments parisiens les plus visités, et octroyant à la société Montparnasse 56 un chiffre d'affaires de 3,8 millions d'euros pour l'exercice 2005 et une fréquentation en hausse.
Mais maintenant c’est trop tard: je vais a l’aèroport d’Orly pour returner en Sardaigne.